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Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea

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*Foto in evdenza: Chatillon Castello Gamba Rammendi Ambientali, Gloria Campriani, Performance, Trame


A cura di Gabriella Anedi
Prodotta da ADART – Associazione Ambientale Design Arte
Castello Gamba – Museo di Arte moderna e contemporanea della Valle  d’Aosta Località Crêt-de-Breil, 11024 Châtillon
29 ottobre 2023 – 4 febbraio 2024
dal martedì alla domenica 10.00 alle 17.00, chiuso il lunedì
Catalogo Urbania Habitat editore. Progetto grafico di Pier Francesco Grizi
Info al pubblico Tel. +39 0166 563252 | www.castellogamba.vda.it
Eventi correlati Incontri e visite guidate con la curatrice e gli artisti e incontri con i critici del catalogo.

Chatillon Castello Gamba Rammendi Ambientali, Gloria Campriani, Performance, Trame

L’Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali comunica che da domenica 29 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024 al Castello GambaMuseo d’Arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, a Châtillon, sarà ospitata la mostra Rammendi ambientali. Riparazioni simboliche nell’arte contemporanea che mette a confronto ambienti valdostani e opere elaborate da nove artisti, pensate come forme di ricostruzione, riparazione.

Chatillon Castello Gamba, Rammendi Ambientali, Romilda Boccia, foto Pier Francesco Grizi

«Rammendare l’ambiente, ovvero lo spazio ferito in cui gli esseri viventi vivono – spiega la curatrice Gabriella Anedi – è l’intento degli artisti. In mostra vi sono opere a parete, installazioni visive e sonore. Tutte guidano lo spettatore a guardare con empatia agli squilibri ambientali che, se pur focalizzati su particolari situazioni individuate in Valle d’Aosta, si possono leggere come modelli di alterazioni universali».

«Non si tratta in questo caso di «arte ambientale» – aggiunge la curatrice – ma di “figure” di una possibile ricostruzione che originano da una consuetudine con un ambiente vissuto in cui ogni autore ha visto collassare la rete delle relazioni tra gli esseri viventi. Raccontare questa rottura, prefigurarne una riparazione, comunicare con il linguaggio simbolico dell’arte la percezione personale e unica di questa ferita è il compito degli artisti».

Chatillon Castello Gamba, Rammendi Ambientali, Pietrina Atzori, Scultura di legno, detail

Il punto di partenza è una fotografia, una mappa per segnare, mostrare il luogo violato nei suoi equilibri. Cosa può fare l’arte? Cosa possono dire gli artisti? A loro è stato chiesto di essere ricollegati con i contesti, creando un’opera che non sia quella del progetto, ma un’opera visionaria che si nutra di memoria e di desiderio. La mostra documenta quindi il percorso di ogni artista, dalla scelta del luogo all’iter progettuale all’opera finale, opera che, nell’autonomia della sua poetica, si pone come “ponte” tra i visitatori, l’artista e il mondo perché carica delle emozioni di un vissuto, di un’affezione che nutre, in forma metaforica, il traguardo finale: la ricomposizione di un equilibrio vitale per tutti gli esseri viventi.

Chatillon Castello Gamba, Rammendi Ambientali, Piera Antonelli, Cucire natura

Agli artisti è stato chiesto quindi di comunicare una coscienza etica e una progettualità simbolica, premesse fondative di ogni intervento su un bene comune.

«La restituzione da parte degli artisti è davvero sorprendente per la molteplicità dei materiali utilizzati e per la ricchezza degli stimoli percettivi – visivi, sonori e tattili – in cui veniamo catapultati entrando nelle sale espositive del Castello Gamba», dice Viviana Maria Vallet, Dirigente del Patrimonio storico-artistico e gestione siti culturali e Responsabile scientifico Castello Gamba, che pone poi l’attenzione sul catalogo, che affianca interventi teorici a focus sulle esperienze locali di cura e conservazione del territorio.

Chatillon Castello Gamba, Rammendi Ambientali, Piera Antonelli, Cucire natura, detail

In esposizione vi sono le opere di Piera Antonelli, Pietrina Atzori, Romilda Boccia, Mariagiovanna Casagrande, Daniele De Giorgis, Daniela Evangelisti, Brenno Franceschi, Chicco Margaroli, Emilia Persenico. Ad aprire l’esposizione una performance di Gloria Campriani da cui deriverà un’opera che resterà visibile nel parco del Castello Gamba per tutto il periodo della mostra.

La mostra è accompagnata da un catalogo con la grafica di Pier Francesco Grizi e i testi critici di Gabriella Anedi, Bruno Besana, Gaia Bindi, Michele Musso, Jean-Claude Oberto, Luana Usel, Viviana Maria Vallet.