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PREMIO VALCELLINA

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Annunciati i vincitori del premio Valcellina 11^ edizione: primo premio alla giovane lettone Katrina Leitena con l’opera Inexpressible. Presentato il ricco catalogo dell’evento e il libro FIBER ART 20 ANNI DI PREMIO VALCELLINA. Cerimonia di premiazione, opere finaliste e mostra collaterale raccontati in un video visibile su YouTube. Nel corso dell’estate sono in programma visite guidate alle opere finaliste esposte presso il MUSEO DELL’ARTE FABBRILE di Maniago e alla mostra collaterale WEHAVE_TESSERE IL SOCIALE presso la sede LE ARTI TESSILI

Annunciati sabato 26 giugno in conferenza stampa all’ex Tipografia Savio di Pordenone e con un evento streaming sui social, i vincitori dell’11^ edizione del Premio Valcellina, organizzato e promosso dall’Associazione Le Arti Tessili APS di Maniago, dal tema We(h)ave, gioco di parole tra il verbo tessere e abbiamo.

I giovani artisti partecipanti sono stati invitati a realizzare un’opera che interpreti il presente, dialogando con la memoria storica per cercare visioni innovative e, attraverso la propria ricerca artistica, intuire visioni innovative per progettare ed offrire una trasformazione culturale e sociale.

A presentare in anteprima le opere vincitrici, la Presidente e responsabile del Premio Valcellina Annamaria Poggioli, Lucia Vedovi vice Presidente e responsabile degli allestimenti, Barbara Girardi coordinatrice del Concorso insieme ad Ilaria Bomben e Anna Teresa Bruni del direttivo Le Arti Tessili APS.

Si sono contesi i premi in palio 23 finalisti selezionati tra i 59 giovani creativi, provenienti da 18 diverse nazioni, a testimonianza dell’ampia adesione al Premio Valcellina da parte di fiber artisti di tutto il mondo.

Vince il primo premio di questa edizione, che prevede la frequenza gratuita di un corso presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna con borsa di studio del valore di 3.000 euro, la lettone Katrina Leitena, classe 1995, con l’opera Inexpressible. L’opera è un trittico in cui il ricamo in bianco e nero, restituisce fedelmente e in modo assolutamente realistico la fotografia di mani e corpi che si sfiorano.

«Nel lavoro di Leitena – ha argomentato la giuria, composta questo anno dalla storica dell’arte Eva Comuzzi, l’artista Anna Galtarossa, Renata Pompas, giornalista, saggista ed esperta in Fiber Art, Massimo Premuda, curatore di moltissime mostre tra Trieste e Muggia, e Thessy Schoenholzer Nichols, la svizzera artista tessile, storica del tessile e del costume – emergono raffinatezza d’esecuzione manuale e originalità della composizione. Il ricamo è eseguito con perizia e delicatezza in passaggi tonali dal bianco al nero che vivificano la texture dell’epidermide».

Al secondo posto l’opera Deux Mille-fleurs / Two Thousand Flowers che trae ispirazione dagli sfondi di tappeti e arazzi di epoche medievali e rinascimentali, dove l’intervento umano è stato sostituito con algoritmi digitali in grado di generare infinite variabili di elementi floreali simmetrici restituendo una nuova visione irrealistica, proposta dall’artista danese Søren Krag Nielsen (1987). All’autore dell’arazzo di 6 metri per 1,6 colorato da 2000 fiorellini, è stato assegnato un premio che prevede la frequenza gratuita di un corso presso Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze del valore di 2.000 euro.

E viene da Tawain l’autrice dell’opera potente e di denuncia sociale e ambientale The river my heart seeks di Yu Jung Wu (1992) che si aggiudica il terzo posto. L’opera è stata realizzata con tessuti legati secondo la tecnica shibori e poi immersi nelle acque inquinate di otto fiumi della città dove l’autrice vive. L’artista evidenzia gli aspetti devastanti dell’inquinamento prodotto dalla nostra civiltà utilizzando una tecnica di tintura tradizionale. L’opera sorprende per la capacità di rappresentare l’inquietante contaminazione tossica del pianeta con una realizzazione poetica. Premiata con la frequenza gratuita di un corso presso Accademia d’Alta Moda e del Costume Koefia di Roma con borsa di studio di 1.500 euro.

Tra gli altri premi assegnati anche la frequenza gratuita di un corso presso SRISA Santa Reparata International School of Art di Firenze con borsa di studio di 1.000 euro consegnato all’artista Nikola Filipović (1994, Montenegro) autore dell’opera Le mal du Pays, il 5° Premio che prevede la residenza d’artista Rad’Art Project presso Associazione Arteco’ di Mercato Saraceno FC con borsa di studio di 1.000 euro, agli artisti Jiying Liu (1995, Cina), Xu Yingbo (1996, Cina) e Peng Shaohua (1994, Cina) autori dell’opera INTIMO-Intimo, un’opera collettiva in cui i tre artisti rappresentano una bandiera realizzata cucendo assieme mutande femminili tinte con colori naturali a formare un meticciato mosaico tessile e la frequenza gratuita di un corso presso il Textiles Zentrum di Haslach (Austria) con borsa di studio di 1.000 euro agli artisti italiani Selene Torlino (1994), Marco Taurino (1995) e Alessandro Rubei (1995) autori dell’opera Soundweave, caratterizzata dalla contaminazione tra programmazione elettronica e gli aspetti storici delle antiche attività tessili. Infine il Premio Calimala che consiste in una gift card del valore di 250 euro spendibile sull’online shop DHG all’artista Reyhaneh Alikhani (1985, Iran) è stata assegnata all’autrice dell’opera Segni di resistenza.

Nel corso della mattinata sono stati presentanti anche due volumi bilingue: Fiber Art: 20 anni del Premio Valcellina e il catalogo della 11^ edizione del Premio.

La pubblicazione Fiber Art: 20 anni del Premio Valcellina, è un volume di 360 pagine e esplora i 20 anni del Concorso attraverso interventi di illustri relatori come Gina Morandini fiber artista e ideatrice del Premio Valcellina, recentemente scomparsa, la giornalista esperta di Fiber Art Renata Pompas, Andrea Bruciati storico dell’arte con cui Le Arti Tessili collabora da molti anni e attuale direttore di Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli, Beatrijs Sterk esperta di Fiber Art Internazionale ex Presidente dell’ETN Europeean Textile Network, Keiko Kawashima direttrice della galleria GalleryGallery di Kyoto (Giappone), Justin Thompson artista di fama internazionale e docente presso la SRISA Santa Reparata Shool of Art di Firenze, Vanna Romualdi, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, Annamaria Poggioli, Barbara Girardi, Lucia Vedovi e Ilaria Bomben, figure fondamentali nell’organizzazione dell’evento e altri importanti personalità che hanno collaborato e collaborano alla realizzazione del Concorso Premio Valcellina.

Il secondo invece, il catalogo della 11 ^ edizione del Premio, contiene foto e schede di tutti i 23 finalisti e la sezione della mostra collaterale Weave_Tessere il sociale.

Alcune opere, una quindicina tra quelle che hanno passato le selezioni, per gentile concessione degli artisti, saranno visibili fino al 19 settembre 2021 al Museo dell’arte Fabbrile e delle Coltellerie di Maniago PN.

Tra queste il primo premio Inexpressible di Katrina Leitena (1994, Riga, Lettonia), il quarto premio Le mal du Pays di Nikola Filipović (1994, Herceg Novi, Montenegro) e il quinto premio INTIMO – Intimo di Jiying Liu, Xu Yingbo, Peng Shaohua (1995, Chengdu, Cina – 1996, Jiangsu, Cina – 1994, Si Chuan, Cina), Soundweave di Selene Torlino, Marco Taurino, Alessandro Rubei (1994, Napoli, Italia – 1995, L’Aquila, Italia – 1995, L’Aquila, Italia), aggiudicatosi il sesto premio, Human blood di Ayako Matsumura (1987, Kyoto, Giappone), Paesaggio Sociale // Paesaggio Sonoro di Giulia Iacolutti (1985, Cattolica FO, Italia), Pieces of Jade di Jialing Lee (1990, Tainan, Taiwan), Sincretismo di Alma Villa Hernandez (1984, Hidalgo, Messico ), Drop di Anezka Kružíková (1993, Praga, Repubblica Ceca), Mappa Mundi di Livia Ugolini (1989, Bologna, Italia), The organic life, weaving di Eusun An (1984, Seul, Corea del Sud), Winter in Worpswede mit Otto Modersohn di Carlotta Mansi (1994, Erba CO, Italia), Rock (No.3) di Magdalena Kleszyńska (1985, Szczecinek, Polonia), Soglia di Arianna Bassetto (1995, Padova, Italia) e Trame di Rossella Ferrero (1995, Moncalieri TO, Italia).

Sono previste delle visite guidate all’esposizione delle opere finaliste presso il Museo dell’Arte Fabbrile e alla mostra collaterale Weave_Tessere il sociale allestita presso la galleria della sede sociale in via Carso 4 di Maniago nei giorni di venerdì 9 luglio, sabato 21 agosto, e domenica 19 settembre. Le visite saranno condotte dalla storica dell’arte Eva Comuzzi. Per info consultare i siti web  www.leartitessili.it e www.premiovalcellina.it.

Per prenotare le visite contattare l’Ufficio Turistico di Maniago tel 0427 709063 e-mail museocoltellerie@maniago.it.

Ecco l’orario di apertura del Museo: da Lunedì a Domenica 10.00-13.00 / 14.30-17.30, Martedì e Mercoledì 10.00-13.00. Prezzi: intero € 6,00, ridotto € 3,00.

Questa undicesime edizione è stata realizzata con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Maniago e Fondazione Friuli, con il sostegno di Ecomuseo Lis Aganis, BCC Friulovest Banca, Savio Macchine Tessili di Pordenone e l’Associazione Il Capitello di Pordenone. L’evento gode del sostegno e partenariato di numerose istituzioni tra cui l’ETN European Textile Network.